VEGEtables
un gioco di carte nuovo, con regole semplici e una strategia entusiasmante
Premessa
In questa epoca di videogames dilaganti, di connessioni ultraveloci permanenti e di (innaturale) simbiosi con smartphone e tablet, VEGEtables propone la riscoperta di un valore dal sapore antico, ma destinato a essere apprezzato ancora a lungo: sedersi intorno a un tavolo, in famiglia o con gli amici, per condividere un’ora di sana e divertente competizione.
Cenni storici
L’idea VEGEtables nasce nell’estate del 2011, con l’intento di realizzare un gioco di carte dal meccanismo innovativo che realizzasse la combinazione di due elementi principali: la semplicità delle regole e una profondità strategica in grado di impegnare anche i giocatori più esigenti. A oggi VEGEtables dispone di tre tipi di regole (base, expert e torneo) dalle necessità di impegno crescente, soprattutto per la progressiva riduzione del “fattore fortuna” che viene livellato con interessanti soluzioni di regolamento.
La prima bozza delle regole venne proposta dall’autore a un gruppo di amici con l’uso del normale mazzo di carte francesi. Dopo qualche settimana di playtest, alla luce dell’eccellente gradimento rilevato, il passo successivo fu la scelta dell’ambientazione grafica. Trattandosi di un gioco dalle solidissime basi matematiche, ci si poteva anche limitare a dei semplici numeri elegantemente colorati, ma l’impostazione della meccanica di gioco consentiva un miglior lavoro della fantasia: grazie a una felice intuizione la scelta è arrivata ai vegetali, che permettono di abbinare le sequenze numeriche alla sintesi (estrema, ma chiarissima) della nascita e crescita di frutti e ortaggi, fino al raccolto finale.
Il titolo “VEGEtables”, inoltre, ha permesso un accattivante gioco di parole tra il significato diretto del termine inglese e il riferimento alle “tabelle” che si andranno costruendo: delle vere e proprie progressioni aritmetiche in ragione quattro.
A maggio 2012 VEGEtables ha visto la luce, realizzato dalla multinazionale belga “Cartamundi”, leader mondiale della produzione di carte da gioco. Non esiste una distribuzione commerciale: la diffusione del gioco, secondo i criteri della autoproduzione, è affidata unicamente alla partecipazione dell’autore agli eventi ludici nazionali (il Play di Modena, Lucca Comics&Games, Ludica a Roma e Milano solo per citare le manifestazioni più famose).
Da agosto 2014 VEGEtables è stato promosso, unico gioco italiano a ottenere questo riconoscimento internazionale, a Disciplina Ufficiale del Mind Sports Olympiad, manifestazione che si svolge annualmente, dal 1996, a Londra.

VEGEtables, dopo un’attenta valutazione da parte degli organizzatori della manifestazione, è entrato a far parte di questa già ricca proposta di giochi e l’autore si fa carico di dirigere personalmente il torneo nelle date che il comitato organizzativo gli assegna.
Obiettivi
VEGEtables è giocabile da qualsiasi giocatore a partire dai sette anni di età – dagli alunni che abbiano terminata la seconda elementale. I genitori restano spesso sinceramente sbalorditi nel vedere i loro ragazzi impegnarsi in quello che, nell’approccio più semplice, è un esercizio matematico davvero elementare.L
La base strategica del gioco è molto varia e disponibile ad adattarsi alle peculiarità caratteriali del giocatore stesso: il timido userà con parsimonia una carta alla volta mentre l’esuberante vorrà tentare di chiudere la manche nel più breve tempo possibile.
Entrambi scopriranno che nessuno dei due approcci è vincente tout court, ma che sarà necessaria una adeguata mediazione tra entrambi gli stili, favorendo un processo di maturazione che porterà benefici anche in altri campi.
E c’è dell’altro: per effetto delle regole sulla distribuzione delle carte e della loro visibilità, diventa possibile prevedere gli scenari possibili, cioè calcolare quali possono essere gli effetti provocati dalla nostra mossa, rispetto alle carte possedute dagli avversari. Così come accade negli Scacchi, anche in VEGEtables è d’obbligo per il giocatore porsi la domanda “E dopo? Cosa farà il mio avversario se io adesso gioco questa carta?”.
L’autore
Daniele Ferri, ferrarese DOC, classe 1964, informatico di professione e appassionato giocatore multidisciplinare, ha maturato una notevole esperienza nei più famosi giochi “di scacchiera” e spazia volentieri dai boardgames all’enigmistica, dal gioco di ruolo ai giochi di carte.
Dal 2012 partecipa alle “Olimpiadi degli Sport della Mente” a Londra, dove ha conquistato più di una medaglia per l’Italia.
Profondo conoscitore di un grande numero di giochi di carte, ha scritto e autoprodotto “Proposte Alternative”, un libro che raccoglie trenta giochi poco noti al grande pubblico, ma dai regolamenti avvincenti e impegnativi.
Per un panorama completo sulle caratteristiche del gioco e le attività a esso collegate, si può consultare il sito: www.vegetablesgame.com.